Agosto 2014. Da un lato, degli autistici diagnosticati Asperger con i loro deficit relazionali; dall’altro, delle grandi aziende a cui manca del personale qualificato.
” Queste borse, non valgono niente “. Questa è la conclusione categorica dei dipendenti dell’azienda berlinese Auticon alla vista delle borse promozionali confezionate con l’immagine della società. E per rinforzare la loro opinione, spiega il direttore e fondatore di Auticon Dirk Müller, ” la cerniera non si chiude bene e c’e’ un errore di cucitura nel logo”.
In un ambiente di lavoro tradizionale, l’osservazione avrebbe disarcionato, al peggio scioccato. Non con Auticon. In collaborazione con l’agenzia danese Specialisterne, azienda specializzata nel reclutamento in Germania di persone con la sindrome di Asperger.
” Gli Asperger vanno dritti al bersaglio, spiega Matthias Prossi, direttore del ramo tedesco di Specialisterne. Non riconoscono i doppi sensi e il non-detto esplicito. Non comprendono l’ironia. Quando qualcosa non va bene, lo vedono e dicono. ” All’immagine dell’anedotto delle borse. Hanno questa capacità di vedere ” un ago in un pagliaio “, la memoria impressionante, la capacità di concentrazione e la loro meticolosità formano un insieme di qualità ricercate dalle imprese.
Trasformare una debolezza in un vantaggio competitivo
Questo grande interesse per gli Asperger ha fatto aumentare la domanda per i servizi offerti dai consulenti informatici formati e seguiti da Auticon. Creata nel novembre 2011, l’impresa di Dirk Müller-Remus, informatico e padre di quattro figli di cui uno Asperger, oggi impiega 37 persone, 24 di loro sono autistiche.
Inizialmente con sede a Berlino, Auticon oggi è presente a Dusseldorf, Monaco e Francoforte. Tra i loro clienti: i gioielli dell’industria tedesca. Il gigante della telefonia Deutsche Telekom, la Deutsche Bahn, la controparte tedesca della SNCF, Infineon, il leader mondiale del mercato di componenti per Smart Card, e ancora Vodafone… e la lista si sta allungando. Inoltre, Auticon non è un impresa caritativa, ma funziona come un’azienda normale.
Le grandi aziende sono convinte delle qualità di questi lavoratori diversamente abili. Nel maggio 2013, SAP, il gigante tedesco del software, ha annunciato l’intenzione di assumere l’1% di autistici entro il 2020, su 65.000 dipendenti del gruppo in tutto il mondo. Una decisione che ha avuto un forte impatto mediatico. SAP si è rivolta a Specialisterne responsabile del reclutamento e dell’integrazione degli Asperger nelle equipe di lavoro.
Una motivazione per tutta l’equipe
Anche se gli Asperger non presentano deficit intellettuali, le carenze nelle relazioni sociali possono causare dei problemi. ” Bisogna privilegiare le istruzioni scritte perchè non si adattano alle regole di utilizzo e a quelle non-dette. I compiti da eseguire devono essere precisi, e devono avere un programma chiaro e ben definito. Bisogna anche evitare i cambiamenti dell’ultimo minuto e permettere loro di lavorare in un ambiente tranquilllo “, spiega Matthias Prössl. Surtout, bisogna fare un lavoro di sensiblizzazione e spiegare la sindrome di Asperger ai colleghi e anche rivedere l’organizzazione interna del gruppo. ” E’ questo che frena l’integrazione di queste persone nel mondo delle aziende tedesche “, spiega il rappresentante di Specialisterne. Ma abbiamo iniziato a muovere i primi passi. E le risposte sono incoraggianti. Nel 2011, insieme a SAP abbiamo avviato dei progetti pilota in India e in Irlanda. A Bangalore, l’integrazione delle persone Asperger ha avuto un impatto molto positivo su tutto il gruppo di lavoro. La produttività aumenta e anche le motivazioni nei team.
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Tradotto e riadattato da Mondo Aspie, fonte Novethic.fr