Uno studio pubblicato nella rivista Biological Trace Element Research rivela che i bambini autistici avevano tassi piu’ alti di diversi metalli tossici nel sangue e nelle urine rispetto a bambini in salute. James Adams dell’Università dell’Arizona e i suoi colleghi hanno condotto una ricerca che ha coinvolto 55 bambini autistici di un’età compresa tra i 5 e 16 anni e 44 bambini in salute. Il gruppo con autismo presentava tassi elevati di piombo nei globuli rossi (+ 41%) e alti livelli di piombo (+74%), di tallio (+ 77%), di stagno (+115%) e di tungsteno (+44%) nelle urine. Questi metalli tossici possono nuocere allo sviluppo del cervello e delle sue funzioni, e anche interferire con il normale funzionamento di altri organi e sistemi del corpo umano, spiegano i ricercatori.
38% a 47% della variazione della severità dell’autismo, misurata con tre scale differenti, era associata ad alti livelli di diversi metalli tossici. Il cadmio e il mercurio sono fortemente coinvolti.
I ricercatori ipotizzano che una riduzione all’esposizione precoce ai metalli tossici e i trattamenti per eliminare queste sostanze tossiche protrebbero aiutare a ridurre i sintomi dell’autismo. Queste ipotesi andrebbero approfondite, spiegano, perchè vengono riprese da un crescente numero di studi.
Uno studio precedente di questi ricercatori si era focalizzato sull’utilizzo del DMSA ( acido dimercaptosuccinico ), un farmaco approvato dall’agenzia Food and Drug Administration (FDA) per l’eliminazione dei metalli tossici. Il DMSA, secondo questo studio, sarebbe generalmente sicuro ed efficace per eliminare alcuni tipi di metalli tossici. E migliorerebbe alcuni sintomi dell’autismo, soprattutto nei bambini che presentano alti livelli di metalli tossici nelle urine.
Tradotto da Mondo Aspie, fonte Psychomedia.qc.ca e Sciencedaily.com