Agosto 2013. Progettato e costruito alla University of British Columbia, se accarezzato reagisce, fa le fusa e ha i brividi quando si sente a disagio. Sembra un cagnolino, un gattino, un coniglietto o una “nutria” , ma si tratta di un robot, anche se non ha il volto o i tratti tipici degli animali da compagnia: gli scienziati della University of British Columbia l’hanno progettato per aiutare i bambini autistici a esprimere le emozioni.“Cerchiamo di andare oltre i sensori biometrici da indossare e di realizzare qualcosa che abbia un senso in sè, che rivela emozioni e sensazioni con un’interazione diretta” spiega la ricercatrice Anna Flagg. Gli scienziati insistono sul fatto che non si tratta della simulazione di un animale: il risultato è una “pelliccia”, un complesso sistema di sensori che può reagire al contatto umano.“Abbiamo disegnato un corpo che stimoli a toccarlo, in modo che da ogni singolo contatto possiamo acquisire informazioni” aggiunge la professoressa Karon McLean.Il robot è in fase sperimentale, con due prototipi realizzati: l’idea alla base è che sua influenza calmi i bambini e li aiuti a sviluppare alcune capacità specifiche, sostituendo la classica pet teraphy.
Fonte: Tech.fanpage.it