…Joel sa tante cose sui dinosauri. I suoi genitori hanno deciso che bisogna mettere fine a questa ossessione, in modo che Joel possa concentrarsi su altri soggetti. Marcy puo’ cantare tutte le canzoni di Joni Mitchell, ma è in grado di pronunciare solo qualche parola. E’ collocata in una classe per i bambini a basso funzionamento. Mio figlio Neal, ama le api, le cattura, le sistema per esaminarle e poi le rimette di nuovo su un fiore senza farsi pungere. Ben intenzionati educatori e terapisti lavorano senza sosta per orientare questi bambini su “attività piu’ appropriate”. Piu’ volte, ho visto bambini con bisogni speciali dibattersi e urlare quando non erano in grado di rispettare gli standard oppure quando venivano allontanati forzatamente dai loro interessi preferiti. Da adulti hanno imparato a spazzare i pavimenti nei fast-food o a impilare delle scatole in un deposito (non che ci sia niente di male a spazzare o a impilare). Sul New York Times, la scrittrice Amy Harmon fa luce su Justin Canha, artista, giovane autistico in transizione verso l’età adulta. Complimenti ai genitori di Justin e all’equipe di sostegno per la visualizzazione degli interessi preferiti di Justin nell’arte e nei personaggi dei cartoni animati utilizzati come mezzo per guadagnarsi da vivere quando diventerà adulto. A volte mi domando se esiste una linea sottile tra l’autismo e certi tipi di genio. O artistico. Pensateci: Chiunque eccelle in qualsiasi cosa dopo aver passato innumerevoli ore a perfezionare il proprio mestiere, l’arte o un regalo. Per esempio, se la mamma di un giovane che vorrebbe diventare un giocoliere gli dicesse “ che è in appropriato gettare delle piccole palline dall’alto verso il basso”, nessuno avrebbe piu’ la gioia di guardare un giocoliere all’opera. Oppure pensate agli scienziati che passano ore nei loro laboratori di sviluppo di cure per tutti i tipi di mali. Che cosa succederebbe se ogni bambino avesse dei mentori che vedono i punti forza di un bambino come un percorso verso la vita adulta. Non è un nuovo concetto ! Nella “Repubblica” Platone esorta gli educatori a vedere gli interessi primari del bambino e il gioco come una questione seria che aiuta a preparare il bambino per un lavoro da adulto. E sottolinea che l’apprendimento forzato non puo’ restare nell’anima. Cosa succederebbe se i genitori, gli educatori, e i terapeuti vedessero gli interessi intensi di un bambino sotto una luce positiva?. Forse Joel potrebbe diventare un paleontologo. Marcy potrebbe cantare in rappresentazioni musicali locali. Noi homeschool Neal. Ormai ha imparato tutto sulle api(…). Puo’ darsi che un giorno farà l’apicoltore o il produttore di miele. Ovviamente, tutti possono beneficiare di persone che sono libere di esplorare e attuare le loro ossessioni.
Tradotto e riadattato da Mondo Aspie, fonte una nota in francese su FB salvata tempo fa su word.