Delle associazioni di genitori di soggetti autistici sostengono “Il Muro”
Per una presa in carico adatta delle persone con autismo!
Comunicato stampa collettivo – 31 gennaio 2012
Questo giovedi’ 26 gennaio il tribunale di Lille ha espresso il suo verdetto riguardo la denuncia depositata da tre psicanalisti nell’ambito del film documentario della realizzatrice francese Sophie Robert: ” Il Muro: la psicanalisi alla prova dell’autismo”. Riassumendo, i querelanti, intervistati nel film, ritengono che i loro propositi siano stati distorti. Il tribunale gli ha dato ragione e il film non potrà essere diffuso nello stato. Noi non entriamo nel merito della denuncia e del processo, ma segnaliamo che, distorti o no, i propositi di una ventina di psicanalisti che hanno partecipato alle riprese del film sono molto simili, se non parola per parola, a quelli che sentiamo ancora regolarmente uscire dalla bocca di numerosi “professionisti” della salute, sia belgi che francesi.
E per questo che il dibattito si sposta sulla questione della presa in carico dell’autismo e noi interveniamo oggi:
• per sostenere la realizzatrice Sophie Robert e le associazioni di genitori che denunciano la cattiva presa in carico dell’autismo in Francia;
• per dare l’allarme nel nostro paese, e in particolare nel Belgio francofono, perchè subiamo ancora l’influenza delle concezioni dell’autismo passato e nocivo per i nostri bambini.
L’autismo è generalmente visto dalla psicanalisi come un disturbo della relazione precoce tra il bambino e la madre in cui l’adulto è “responsabile” (madre non abbastanza buona, madre divoratrice e fusionale o madre troppo distante e fredda,…). Questa visione non è avvalorata dagli ambienti scientifici né da studi rigorosi. Alcuni “studi su casi” non sono sufficienti a garantirla. La comunità scientifica è d’accordo sull’origine biologica e genetica dell’autismo e la ricerca scientifica ha permesso di mettere in evidenza tutta una serie di anomalie neurologiche nel cervello delle persone autistiche. In piu’, le testimonianze di “persone autistiche di alto livello” come ( Temple Grandin) hanno riportato un funzionamento cerebrale e mentale molto diverso dal nostro (delle persone cosidette “normali”) dunque bisogna tenerne conto quando si interviene sui bambini e adulti coinvolti. L’autismo non si cura, ma i metodi educativi sviluppati da piu’ di trent’anni nel mondo intero, hanno provato la loro efficacia in materia di miglioramento dei sintomi, permettendo alle persone autistiche di adattarsi al nostro mondo e di evolvere al meglio le loro possibilità. Le associazioni di genitori di soggetti autistici francesi denunciano e lottano contro l’onnipresenza della psicanalisi nei centri e servizi francesi destinati alla presa in carico dell’autismo. Questa lotta è stata portata in Belgio 20 anni fa dalle nostre associazioni di genitori e anche da alcuni professionisti avveduti, e questo ha permesso d’introdurre nelle scuole belghe dei programmi di apprendimento basati su metodi educativi adatti e di creare dei Centri di riferimento per l’autismo nel 2005. E cosi’ come da diversi anni, osserviamo nel nostro paese un vero esodo di bambini, adolescenti e soprattutto adulti autistici francesi, venuti a cercare da noi degli ambienti d’accoglienza adatti. Ma molti professionisti belgi, che si vantano tra loro della psicanalisi lacaniana, non hanno fatto un passo indietro e perseguono le loro intenzioni inadatte nell’ambito dei centri sovvenzionati dallo Stato belga, sia a livello federale che regionale. Peggio, cominciano ad introdurre delle pratiche dubbie importate dalla Francia come il “packing”, una versione moderna della doccia fredda e la camicia di contenimento ( pratiche che pretendono di ridurre le angosce dovute allo sviluppo della persona con dei panni bagnati freddi, e presumono che apporti un acquietamento). Queste prese in carico inadatte, addirittura maltrattamenti, causano delle conseguenze pesanti a livello umano e finanziario. La manchevolezza d’educazione causa nelle persone autistiche dei danni immensi, come degli handicap superiori e dei comportamenti inadatti e pericolosi. Numerosi sono gli adulti, che non educati durante l’età scolare si vedono esclusi dai centri per persone handicappate. Le loro uniche possibilità sono la casa dei genitori o l’ospedale psichiatrico !
Quello che noi affirmiamo è documentato e puo’ essere verificato. Nei mesi che verranno lanceremo il dibattito in Belgio perchè esigiamo per i nostri bambini autistici delle prese in carico adatte e rispettose verso i diritti fondamentali degli esseri umani, e rifiutiamo il ritorno a metodi di altre epoche !
AFrAHM – Association Francophone d’Aide aux Handicapés Mentaux
APEPA – Association de Parents pour l’Epanouissement des Personnes avec Autisme
Autiproches
Grandir Ensemble
Inforautisme
Ligue des Droits de l’Enfant
Ligue des Droits des Personnes Handicapées
Le Collectif des Démocrates Handicapés – France
Contatti per le associazioni belghe:
Cinzia Agoni-Tolfo – 0476 / 94 65 18 – cinzia@tolfo.com
Contatti per il collettivo democratici handicappati :
Isabelle Mostien-Resplendino – +32 65 78 31 01 – +32 473 52 07 92
secretariat-adjoint@cdh-politique.org
Tradotto da Mondo Aspie, articolo originale qui: