Esplodono i casi di autismo tra i bambini americani e gli esperti non riescono a capire se si tratti di un’impennata tutta reale o se vi contribuisca il miglioramento nelle tecniche diagnostiche e l’ampliamento della definizione stessa di autismo.
I dati sono comunque impressionanti: il disturbo, secondo le ultime cifre dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, è ora diagnosticato ad un piccolo americano su 88.
Nel 2006 si era di fronte ad una diagnosi di autismo ogni 100 ragazzini, nel 2002 una diagnosi ogni 150 bambini. Secondo gli esperti ciò significa statisticamente che la patologia è praticamente doppia di quanto fosse solo cinque anni fa.
“Non siamo certi delle ragioni di questa crescita della malattia”, ha ammesso Coleen Boyle dei Cdc. Non esiste infatti un test oggettivo come un esame del sangue per diagnosticare l’autismo, i medici raggiungono la conclusione sulla base di una serie di osservazioni comportamentali nel bambino.
Inoltre, per lungo tempo la diagnosi di autismo veniva applicata solo a ragazzini con severe limitazione nel linguaggio e nelle capacità di interazione, ora è stata ampliata a manifestazioni più leggere come quelle della sindrome di Asperger. Lunedì 2 aprile si celebra la giornata mondiale dell’autismo.
Rainews24, Roma 30-03-2012
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