Sindrome di Asperger: I deficit delle funzioni cognitive superiori e i problemi all’interno della classe

L’importanza dell’intervento di recupero
I deficit delle funzioni cognitive superiori si traducono in vari problemi all’interno della classe. Molti alunni con autismo e SA hanno difficoltà ad organizzarsi e autoregolarsi nella classe; di conseguenza non riescono a portare a termine le attività in tempo, esibiscono comportamenti estranei al compito e non portano a casa cio’ che serve a loro per fare i compiti. Il bambino spesso non è capace di distinguere i compiti importanti dai dettagli irrilevanti e di distribuire il tempo e le energie in modo consequenziale. Le difficoltà di autoregolazione, selezione degli obiettivi, controllo attentivo e spostamento dell’attenzione possono portarlo a fantasticare o a lasciarsi prendere dai suoi pensieri e processi interiori. La rigidità delle strategie di soluzione dei problemi che caratterizza gli individui con disturbi dello spettro autistico incide sulle prestazioni scolastiche, anche quando la motivazione e le abilità cognitive sono elevate. Tali difficoltà si manifestano frequentemente anche a casa e in altri ambienti, interessando non soltanto il comportamento scolastico ma il funzionamento complessivo nella vita quotidiana. Nonostante la gravità e la generalità degli effetti di questi problemi, le disfunzioni cognitive superiori sono poco note sia ai professionisti sia all’opinione pubblica. In realtà spesso si ritiene che queste difficoltà dipendano da una “cattiva volontà”. Insegnanti e genitori possono stentare a comprendere come un bambino di intelligenza media o superiore alla norma possa “dimenticarsi” di una gita scolastica programmata da tempo o non rendersi conto di quali siano i materiali necessari per svolgere un compito a casa. Cosi’ le difficoltà del bambino possono essere erroneamente attribuite a mancanza di volontà, pigrizia, o disubbedienza, e insegnanti e genitori possono credere che il bambino riuscirebbe “se solo volesse”. Questa incomprensione puo’ avere gravi effetti negativi sull’autostima dell’alunno. Pertanto, se la natura dei problemi associati alle funzioni cognitive superiori non viene riconosciuta da insegnanti e genitori, gli alunni con autismo o SA possono non ricevere il livello di sostegno necessario per riuscire a scuola, nonostante un’intelligenza media o buona.
Sally Ozonoff: Sindrome di Asperger e autismo, una guida per i genitori
 
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