Se continuano ad attraversare secoli e millenni con la trasmissione genetica, vuol dire che alcuni disturbi psichici devono avere un beneficio dal punto di vista dell’ evoluzione umana e in qualche modo garantire a chi ne è portatore una buona probabilità di riproduzione. In altre parole, visto che hanno una base genetica, non devono essere un completo svantaggio, altrimenti si estinguerebbero. Nel caso dell’ autismo e della sindrome di Asperger, i meccanismi genetici sono in parte stati scoperti. In un articolo pubblicato sul Cambridge Archaeological Journal , Catriona Pickard della School of history, classics and archaeology dell’ University of Edinburgh, esperta di archeogenetica, sottolinea che quanto scoperto finora dimostra come «i disturbi dello spettro dell’ autismo sono condizioni genetiche risultanti dal gioco di molti geni e di molte differenti forme e forze delle mutazioni genetiche». È per questo che in alcuni casi tali disturbi si vedono passare di generazione in generazione, mentre in altri si manifestano in forme apparentemente isolate e sporadiche, che poi però possono passare ai discendenti. L’ esistenza di questo complesso sistema indicherebbe anche che probabilmente il numero di persone affette da tali disturbi potrebbe essere rimasto proporzionalmente più o meno uguale con il passare dei millenni. 18/12/2011 Articolo qui