Francia: Autismo, “Il Muro” il documentario che dà fastidio alla psicanalisi.
“Il Muro” mostra l’impadronimento della psicanalisi nel trattamento dell’autismo”.Tre psicanalisti cercano di bloccare la diffusione del film, che giudicano “partigiano”.
Il film “Il Muro o la psicanalisi alla prova dell’autismo” mostra come il trattamento dell’autismo, è in Francia, bloccato dalla psicanalisi e dagli psichiatri , a discapito di altri tipi di approccio.
Sophie Robert è produttrice e realizzatrice, appassionata di psicoanalisi, e critica verso la visione freudiana della donna come “sessualmente psicogena”. Da quattro anni, indaga antropologicamente sulle pratiche degli psicoanalisti “ortodossi”, poco conosciute al grande pubblico e che giudica “dogmatiche”:
“Pensavo di fare un lavoro piu’ sfumato all’inizio. Il mio obbiettivo era quello di redigere un inventario sulla psicanalisi, di chiedere loro : che cosa prendete e che cosa lasciate di Freud e Lancan ?
Ho scoperto l’esistenza di dogmi senza un dibattito, come l’idea che tutte le donne sono psicotiche alla nascita del loro figlio, considerato un sostituto del fallo…”
Evidenziare i loro propositi “politicamente scorretti”
Ha girato 27 interviste, passa dai canali televisi per vendergli una serie di 52 minuti piu’ volte e, finalmente ottiene un aiuto dall’associazione Autistes sans frontières per mostrare una prima parte, diffusa dal mese di settembre sul sito dell’associazione . Il seguito è in preparazione.
Davanti alla telecamera, gli psicanalisti assumono la loro facciata ” politicamente scorretta” nei loro discorsi. Ma una volta visionato il film, tre di loro soffocano. Scelgono il tribunale di Lille, che nomina un ufficiale giudiziario per sequestrare le riprese.
Il loro scopo non è chiaro, l’avvocato Christian Charrière-Bournazel, non ha risposto alle nostre sollecitazioni. Ma, secondo l’ingiunzione che Rue89 ha potuto consultare, sembra che stiano preparando una richiesta di divieto:
- ” le prove di ripresa confermano che i loro propositi sono stati distorti”, è scritto. Sequestrarle impedirà alla realizzatrice di ” distruggerle col fine di evitare tutti i divieti giudiziari che potrebbero colpire il film e piu’ generalmente tutte le azioni di responsabilità”;
- accusano Sophie Robert di essersi “presentata come giornalista mentre è direttrice di una società di produzione”: dimenticano che non avevo bisogno della tessera stampa per presentare un documentario in qualità d’autore;
- hanno “scoperto con stupore che le loro interviste erano state tagliate e distorte ai fini di un film partigiano” : i tagli fanno parte del normale lavoro di un documentarista, e una loro scelta rivela libertà d’espressione; non è raro che un film d’autore assuma una parte presa;
- credono “che i pensieri e i propositi delle parti interessate siano ridotti e deformati dai commenti”: niente impedisce di commentare le interviste e tantomeno controbatterle;
- si sentono presi in “trappola” da un film che non sarebbe ai loro occhi, un documentario ma “un business polemico destinato a ridicolizzare la psicoanalisi a beneficio dei trattamenti cognitivo-comportamentali (TCC)”.
“Un attacco al segreto delle fonti giornalistiche “
La realizzatrice, non vuole che i querelanti credano che “abbia qualche cosa da nascondere” ha trascritto le tre ore d’interviste con i tre psicanalisti che la perseguono (Esthela Solano Suarez, Eric Laurent e Alexandre Stevens, membri della scuola della causa freudiana.
Ha trasmesso all’ufficiale giudiziario un DVD con le immagini originali, grezze, delle interviste con i timecodes (marcatori temporali) col fine di dimostrare che tecnicamente non ci sono tagli inopinati nelle seguenze”.
Secondo il suo avvocato Benoìt Tritan, chiedere il sequestro è un “attacco al segreto delle fonti giornalistiche ” protetto dalla legge del 4 gennaio 2010″ (loi du 4 janvier 2010).
L’avvocato ha chiesto al giudice in camera di consiglio di annullare l’ordinanza originale: un’udienza è prevista il 15 novembre presso il Tribunale di Lille.
Per l’avvocato Tritan:
“Il lavoro è stato realizzato in modo leale, come attestano i permessi per le riprese, le loro parole sono state rispettate e non vi è alcuna violazione d’integrità, altrimenti ci sarebbe stata una denuncia per diffamazione.”
I genitori di soggetti autistici: ” Se denunciamo, ci mettono al rogo”
Il documentario aveva suscitato molto clamore negli ambienti dei genitori di soggetti autistici e nelle associazioni. Questa persecuzione gli sta dando un eco ancora piu’ altisonante.
Delphine Piloquet, delegata generale dell’associazione Autistes sans frontières, giura che ” non si fermeranno qui”
“Abbiamo l’impressioni che si attacchi una religione di Stato, è una fatwa che si abbatte sul film, la cui forza sono le fesserie dette dagli psicanalisti intervistati.”
E ricorda che è per “pragmatismo e non per “ideologia” che ha fatto dimettere suo figlio dall’ospedale psichiatrico dove stagnava, per reintegrarlo nel “nostro mondo” grazie alle tecniche comportamentali.
Il punto di vista dell’autore del documentario si unisce a quello dei genitori di cui ascolta le grida di aiuto:
“E’ delirante. Tutti i giorni delle mamme ci chiamano per dirci quanto sono sconcertate dalle patologie rilevate dagli psichiatri, che fanno indottrinamento con le sofferenze degli altri senza mettersi in causa…e se denunciamo ci mettono al rogo.
La verità, è che abbiamo fatto fuoriuscire quello che pensavano ma non dicevano ai genitori, il documentario ha avuto il merito di svelarlo”.
Tradotto da Mondo Aspie
Su richiesta di Sophie Robert ho tolto il video del documentario Il Muro , aspettiamo la fine del processo con la speranza che vinca la libertà di espressione.
Aggiornamento 2014: Sophie Robert ha vinto il processo e con lei ha vinto la libertà di espressione e il documentario ” Il Muro ” la psicoanalisi alla prova dell’autismo.
Qui l’anteprima del documentario in italiano:
LE MUR ou la psychanalyse a l'épreuve de l'autisme di dragonbleutv
Articolo originale qui:
http://www.rue89.com/2011/11/04/autisme-le-mur-docu-qui-derange-des-psys-francais-226195
3 pensieri riguardo “Francia: Autismo, “Il Muro” il documentario che dà fastidio alla psicanalisi (Video)”