Sotto la direzione del professore Laurent Mottron, i ricercatori del Centro d’eccellenza in disturbi pervasivi dello sviluppo dell’università di Montreal (CETEDUM) hanno dimostrato che le persone autistiche presentano una concentrazione di risorse cerebrali maggiore nelle zone associate alla rilevazione e identificazione visiva e, al contrario, presentano meno attività nelle aree responsabili della pianificazione e del controllo dei pensieri e delle azioni. Questo potrebbe spiegare le capacità eccezionali degli autistici per i compiti visivi. L’equipe ha esposto le sue conclusioni il 4 aprile 2011, pubblicandole nella rivista Human Brain Mapping.
Per cercare di capire perchè le persone autistiche possiedono grandi capacità nel trattamento delle informazioni visive, i ricercatori hanno collegato 15 anni di dati sulla maniera in cui il cervello autistico lavora mentre interpreta i visi, gli oggetti e le parole scritte. I dati provengono da 26 studi indipendenti di brain imaging (rilevazione funzionale dell’attività cerebrale) , che hanno esaminato 357 persone autistiche e 370 persone non autistiche. ” Grazie a questa meta-analisi ( tecnica clinico statistica-quantitativa ), abbiamo potuto osservare che le regioni temporali e occipitali del cervello degli autistici mostrano piu’ attività, mentre la corteccia frontale, meno attività, rispetto alle persone non autistiche. Le regioni temporali e occipitali sono tradizionalmente coinvolte nella percezione e nel riconoscimento degli oggetti. Le regioni frontali in questione sono coinvolte nelle funzioni cognitive superiori, come i processi decisionali, il controllo cognitivo, la pianificazione e l’esecuzione”, ha spiegato una delle autrici dell’articolo, Fabienne Samson, affiliata al CETEDUM.
“Questo coinvolgimento piu’ pronunciato delle zone cerebrali responsabili delle abilità visive negli autistici concorda con le capacità visuo-spaziali superiori che caratterizzano questa popolazione”, ha dichiarato la signora Samson. La presente scoperta suggerisce una riorganizzazione funzionale generale del cervello, che porta a favorire i processi di percezione, grazie ai quali l’informazione viene registrata nel cervello. Questo permette alle persone autistiche di compiere a modo loro dei compiti cognitivi che richiedono un maggiore coinvolgimento delle aree frontali nelle persone tipiche, come quelle che necessitano di un ragionamento, per esempio, pronunciarsi sulla veridicità di una dichiarazione o classificare una gamma di oggetti per categoria.
“Abbiamo sintetizzato tutte le ricerche attualmente disponibili della brain imaging che coinvolgono stimoli visivi. I risultati di questa meta-analisi sono sufficientemente conclusivi per riuscire a uniformare malgrado la variabilità della concezione degli studi, i campioni e i compiti. ” La solidità di questi risultati ha per conseguenza che il modello della cognizione negli autistici fondato su un sovra funzionamento percettivo è il piu’ accreditato al momento” dichiara il professore Mottron.
“Il maggiore coinvolgimento del sistema visivo dimostrato qui costituisce la prima conferma fisiologica che il sovra funzionamento del trattamento relativo alla percezione è una caratteristica fondamentale in questa popolazione. Disponiamo adesso di una potente informazione sul funzionamento dell’autismo che permette d’investigare la percezione, l’apprendimento, la memoria e il ragionamento delle persone autistiche su basi solide” . Questa scoperta indica che il cervello autistico si adatta riassegnando aeree del cervello alla percezione visiva, e questo offre nuove piste di ricerca riguardo la plasticità cerebrale dello sviluppo, e la valutazione visiva degli autistici. Isabelle Soulières, ricercatrice del CETEDUM all’ospedale generale del Massachusetts (MGH) e Thomas Zeffiro anche lui dell’MGH hanno contribuito a questa ricerca. La sede del CETEDUM si trova presso l’ospedale Rivière-des-Prairies, affiliato all’università di Montreal, e fa parte del Centro di ricerca Fernand-Seguin. Gli studi sono stati finanziati da sovvenzioni concesse da Autism Speaks, Il consiglio di ricerche in scienze naturali e genio del Canada, gli Istituti di ricerca sulla salute del Canada e i Fondi della ricerca per la salute di Quebec.
Distribuzione delle aree del cervello piu’ attive negli autistici secondo il campo di trattamento: ” Visi” in rosso, “Oggetti” in verde e “Parole” in blu. Foto: Human Brain Mapping, Wiley-Blackwell, Inc.
Si possono ottenere immagini con una risoluzione impressionante.
Fonti:
Enhanced visual functioning in autism: an ALE meta-analysis, Human Brain Mapping
Centro di ricerca Fernand-Seguin
Laboratorio di neuroscienze cognitive dei disturbi pervasivi dello sviluppo
Tradotto da Mondo Aspie, articolo originale qui