Stephen Wiltshire, 37 anni, artista londinese di origine antillese non è come gli altri. Ha un dono straordinario, e’ capace di riprodurre nei minimi dettagli un paesaggio dopo averlo osservato per pochi minuti. Stephen ha cominciato a parlare all’età di 9 anni. Per insegnargli l’alfabeto gli educatori dovettero utilizzare come “mezzo di mediazione” fogli e pennarelli. Una serie di scambi per la lettera “a” e altri per la “b” etc… All’età di 11 anni si fa conoscere per i suoi disegni a matita dei monumenti di Londra. Stephen è autistico ( Sindrome di Savant) ed è dotato di una memoria eidetica ossia fotografica. Dopo aver sorvolato New York in elicottero, ha realizzato per la compagnia UBS un disegno panoramico della citta’, esposto all’aeroporto JFK , Terminal 1 dal mese di aprile 2011.
Come si spiegano queste prodezze cognitive?
Sono tre le piste principali proposte per spiegare lo sviluppo di tali capacità: l’approccio genetico, l’approccio cerebrale e l’approccio sociale. Per quanto riguarda il campo della genetica, dei ricercatori hanno messi in evidenza dei marcatori che distinguono gli autistici che possiedono delle competenze fuori dal normale da quelli che non ne possiedono affatto.
L’approccio cerebrale si basa sul fatto che la sindrome di savant si caratterizza principalmente da una preoccupazione esagerata per i dettagli e dalla difficoltà di vedere le cose nella loro globalità. Questa caratteristica potrebbe essere il risultato di uno squilibrio tra i due emisferi cerebrali, legati a delle lesioni dell’emisfero sinistro. E infine, l’ultimo approccio mette l’accento sugli effetti dell’isolamneto sociale e sensoriale. L’esistenza di una mancanza nel filtraggio delle informazioni esterne piazza la persona in un mondo caotico dove si trova sopraffatta da stimolazioni innumerevoli e incessanti. Una tale situazione spingerebbe l’individuo ad isolarsi, e cio’ potrebbe favorire una focalizzazione intensa su soggetti precisi.
Il sito di Stephen Wiltshire http://www.stephenwiltshire.co.uk/
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