Luglio 2014. ” Per capire e sostenere una persona con autismo, dobbiamo adattarci al suo funzionamento, alla sua comprensione. Per riuscire a far sentire la voce dell’autismo, abbiamo bisogno di una forte mobilitazione da parte delle famiglie “, spiega Jean-Pierre Mahé, il presidente dell’associazione Autisme, écoute et partage (autismo, ascolto e condivido) che si batte per fare prendere in carico l’autismo in modo diverso.
L’Embrunman
Una mobilitazione che passa anche, dal 1996 attraverso delle sfide sportive destinate alla mediatizzazione della causa. Da quindi anni la Sfida des Courreaux ( traversata Groix-Lorient a nuoto ), mette in evidenza l’azione dell’associazione. Tra i 130 nuotatori dell’ultima edizione, Nicolas 40 anni poliziotto a Lorient, prolungherà la sua impresa: iscritto da otto anni al club di triathlon Wapiti ( Lamor-Plage), sotto i colori di ” Autisme, écoute et partage ” parteciperà ad una delle competizioni piu’ dure al mondo. L’embrunman è un triathlon lunga distanza ( un ” iron man ” ) che si disputa il 15 agosto intorno a Embrun nelle Alte Alpi: 3,8 km di nuoto, 186 km in bicicletta e poi una maratona ( 42, 195 km ). Una prova conosciuta per essere, insieme alla Norseman Xtreme ( Norvegia) una delle piu’ temibili al mondo. ” Ho già fatto due gare su questa distanza “, dice Nicolas che partecipa ad una quindicina di competizioni all’anno. ” E’ molto difficile, perchè richiedono rigore nella gestione degli sforzi. Non si possono affrontare sfide del genere improvvisando: mi sto preparando da sei mesi “. La sua ambizione: ” Terminare la corsa… possibilmente in poco piu’ di 13 ore, indossando la maglia dii« Autisme, écoute et partage » “. tutti i membri dell’associazione, le famiglie e i simpatizzanti tiferanno per lui il 15 agosto.
Tradotto e riadattato da Mondo Aspie, fonte : letelegramme.fr