Antoine Ouellette, compositore, musicologo, un dottorato in studio e pratica delle arti con menzione d’eccellenza e docente di corsi presso il Dipartimento di musica, ha appreso nel mese di novembre del 2007, all’età di 47 anni di avere la sindrome di Asperger, un tipo di autismo caratterizzato da un’alterazione severa dell’interazione sociale. All’annuncio della diagnosi, ha sentito un grande senso di pace. ” Una lunga ricerca era terminata. Un pezzo importante che mancava alla conoscenza della mia persona era stato scoperto”, scrive nella prefazione di Musique Autiste (Musica autistica).
In questo libro che fa da opera di divulgazione scientifica sulla sindrome di Asperger e d’autobiografia, si svela senza pudore e con coraggio. ” Dopo la diagnosi, ho iniziato a leggere molto sull’argomento, testimonia Antoine Ouellette. E mi sono reso conto che molte persone hanno una percezione molto negativa degli Asperger. Ci vedono come dei mediocri, degli incapaci, dei matti !. E cosi’ mi è venuta l’idea di redigere un saggio su questa malattia per fornire una testimonianza positiva, che possa contribuire ad aiutare i genitori e a sdrammatizzare la sindrome di Asperger”.
Delle persone vere
Appoggiandosi sui lavori dei ricercatori Carol Gray e Tony Attwod, quest’ultimo considerato come uno dei migliori specialisti sulla sindrome di Asperger, il compositore ha scoperto che gli Asperger sono dotati di numerose qualità. ” Non giudicano e accettano la gente cosi’ come è. Sono candidi e si meravigliano facilmente. Sono leali verso i loro amici, sono schietti, autentici e onesti.” Come gli altri autistici, gli Asperger hanno difficoltà a decifrare le frasi non dette e i messaggi implici. Non amano le competizioni tra colleghi e i giochi di potere. ” Non portano maschere e non sono degli arrivisti” prosegue il musicista. Vorrebbe dire che un mondo popolato unicamente da Asperger sarebbe un mondo ideale?
“Oh, non vorrei andare cosi’ lontano!” afferma candidamente.
Pero’ non è tutto rose è fiori nel regno degli Asperger. Sarebbero infatti piuttosto inclini a soffrire d’ansia, di disturbi ossessivi, isolamento sociale e dissociazione. E sono stati riscontrati molti disoccupati tra gli Asperger ( in ragione, puo’ essere, della mancanza d’interesse per i lavori remunerati, la carriera e le promozioni). Allievo estremamente dotato e disciplinato, Antoine Ouellette racconta di aver sofferto molto durante l’infanzia e l’adolescenza. A causa della sua avversione per lo sport, la preferenza alla solitudine e la sua andatura curiosa, era la preda costante dei compagni di classe ed è anche stato vittima di bullismo.
Una musica autistica?
Esiste un tipo di musica, una maniera di comporre propria degli Asperger che sarebbe collegata ai tratti del loro carattere? E’ il progetto di ricerca ambizioso e originale che intende portare avanti Antoine Ouellette nei prossimi anni, in compagnia di un ricercatore dell’ospedale Rivière-des-Prairies. “Analizzando la mia musica sono arrivato ad una conclusione: ho spesso utilizzato delle ripetizioni di melodie o figure ritmiche. Mi capita ancora di ripetere certi comportamenti, delle routine, dei rituali, un tratto spesso associato alla sindrome di Asperger. Forse questo si riflette nella mia creazione ed è lo stesso per tutti i musicisti autistici?”.
Antoine Ouellette non è a favore del depistaggio precoce della sindrome di Asperger. ” Non sono uno specialista, ma credo che dovrebbero lasciare i bambini essere bambini e lasciarli apprendere al loro ritmo nel rispetto delle loro differenze. Viviamo in una cultura dei risultati immediati, mentre l’apprendimento per certe persone puo’ richiedere piu’ tempo” Se l’avessero diagnosticato durante l’infanzia, il musicista crede che sarebbe stato piu’ stigmatizzato e non avrebbe potuto sbocciare e svilupparsi tanto.
L’agenda del docente è strapiena di appuntamenti dall’uscita del suo libro: tiene diverse conferenze sulla sindrome di Asperger ed è molto sollecitato dai media. Spera di ottenere un posto come professore per condurre piu’ facilmente delle ricerche sull’arte e sulla malattia.
Nel frattempo Antoine Ouellette continua la sua missione: fare in modo che gli autistici sianno sempre di piu’ accettati e valorizzati nella società.
Il blog di Antoine Ouellette :http://antoine-ouellette.blogspot.com/