La rivincita degli Asperger – Prima Parte –

Gli autistici con la sindrome di Asperger escono allo scoperto. Rivendicano  il riconoscimento della loro condizione, delle loro potenzialità e un’integrazione degna di questo nome.

Questa nuova visibilità passa anche attraverso la cultura popolare e un eroe “fuori posto” come Sheldon Cooper della serie americana “The Big Bang Theory”.

Stato delle cose e testimonianze

Doriane Gaudard, non ha alcun dubbio: Sheldon Cooper è come lei. “E’ uno dei rari personaggi di fiction in cui posso riconoscermi”, sottolinea questa ragazza di 21 anni.

Un rapido accenno per quelli che non conoscono ancora The Big Bang Theory (TBBT): Sheldon è uno dei protagonisti di questa sitcom americana, che mette in scena da cinque stagioni le tribolazioni di quattro geeks (Sheldon, Leonard, Raj, Howard) e del loro vicino Penny. Sheldon, un brillante fisico teorico con un QI di 187, si definisce “inetto nelle relazioni sociali”. Incapace di comprendere il sarcasmo e terribilmente destabilizzato dalla realtà che lo obbliga ad allontanarsi dalle sue routine, si lascia andare a commenti poco diplomatici ma precisi e sinceri. Quando Raj gli chiede: “Sai che cosa mi hanno detto?”, Sheldon risponde: “Molte cose, immagino”. La sitcom sfrutta il potenziale comico dell’inadeguatezza sociale di Sheldon, dei suoi interessi ristretti e dei suoi rituali, e anche la sua maniera di rimettere sistematicamente  in questione  tutto quello che gli altri danno per scontato.

Sheldon, uno specchio  

Ma qual’e dunque il punto in comune tra questi superdotati, fan di Star Trek, e una giovane creatrice di vestiti, amante dell’arte ? Il fatto di essere Asperger, afferma Doriane Gaudard (qui la sua testimonianza) Cioè, autistico senza ritardo mentale, ne ritardo del linguaggio. La domanda se Sheldon è un “aspie”se la pongono i fan di TBBT dall’inizio della serie, e ancora oggi,  non ha risposta. I suoi creatori negano di aver immaginato una figura autistica, e Sheldon dichiara regolarmente che sua mamma “l’ha fatto valutare” senza alcun risultato. Eppure Sheldon colpisce gli Asperger, e cio’ non impedisce che siano in molti a riconoscersi in lui. Il francese Martin  Wincler, medico, scrittore e specialista di serie tv, ha aperto da qualche mese il suo sito internet alle testimonianze degli autistici.

Per lui, “gli Asperger amano Sheldon perchè rappresenta una forma d’atipia nella quale si riconoscono. Ma Sheldon ha una grande opinione di se stesso e non è disarmato, cio’ è raro nel caso degli Asperger, che devono affrontare tutti i tipi di difficoltà. Inoltre Sheldon è capace di difendersi immediatamente senza bisogno di tempo per interpretare a differenza degli Asperger. Verbalizzando in modo permanente come fanno gli altri, Sheldon permette agli Asperger di capire  le espressioni dei loro visi, del linguaggio del corpo, e di esercitare il loro sguardo. Sheldon è dunque meno Asperger in rapporto a questi ultimi”.

Asperger  o no, Sheldon puo’ sviluppare le sue abilità, immaginare un algoritmo per farsi degli amici o reinventare il gioco”foglio-sasso-forbice” in un ambiente che si adatta alle sue stranezze e le prende cosi’ come sono. Pero’ questa tolleranza, gli Asperger se la sognano. Perchè al giorno d’oggi, per la maggior parte di loro, la situazione non è semplice. “La piu’ grande difficoltà e far riconoscere le loro specificità e integrarli nella società”, spiega Véronique Zbiden Sapin, professoressa alla Scuola Superiore del lavoro sociale di Friburgo.

Potenziale e competenze

Infatti, il 90% degli Asperger  non  riesce ad avere una formazione professionale e a trovare un impiego. Il percorso è drammatico, fatto di diagnosi sbagliate, prese in carico psicologizzanti  inadeguate e i rifiuti sono numerosi. Le testimonianze sui forum, sui blog riflettono i pregiudizi e le brutalità di cui molti autistici sono vittime. Un dispiacere, per gli Asperger che sono riusciti a realizzarsi, come Susan Conza (qui la sua testimonianza), direttrice d’Asperger Informatik: “Se possono lavorare nell’ambito delle loro competenze, in un ambiente che tiene conto della loro specificità gli Asperger eccellono, sottolinea. A volte, quando meno c’e’ lo aspettiamo”.

“Secondo il mio assistente, sono inadeguato per i miei pazienti, racconta Benjamin, dentista recentemente diagnosticato. Apparentemente, il mio modo di parlare schietto li mette a disagio. Il contatto con loro non mi stressa: li vedo uno a uno, lo so che si fidano di me”.

 A differenti livelli, pertanto un cambiamento sembra iniziare. Molte imprese commerciali si stanno concentrando sulle competenze degli autistici, soprattutto nel campo dell’informatica, o dove adottano disposizioni necessarie per questi collaboratori .

L’associazione Asperger-Romandie, ha osservato un’evoluzione delle domande delle famiglie”. Sempre piu’ persone sono informate sulla sindrome di Asperger, dice Corinne Maeder Thentorey. Le diagnosi dei bambini sono piu’ facili da ottenere. Ma persistono delle lacune, i professionisti sanitari sono sempre piu’ numerosi quando pensano all’autismo nel caso di un bambino in difficoltà. Le scuole e gli ambienti di educazione specializzata sono piu’ sensibili, ed esistono delle formazioni. C’e’ dunque un miglioramento, ma nessuna garanzia di una presa in carico adeguata”.

“Nell’insieme anche gli insegnanti si sforzano di comprendere, conferma Agnès, mamma di un Asperger di 13 anni. Ma la sua grande preoccupazione è l’orientamento professionale, non sa a chi rivolgersi”.

Per i giovani e gli adulti, resta dunque molto da fare. “Gli Asperger hanno bisogno di sostegno per tutta la vita, spiega  Catherine Dubois-Pelerin, mamma di un Asperger di 22 anni. Non in maniera costante, ma devono avere un referente, che agisca come un’interfaccia. Finchè non lo troveranno, la loro integrazione sarà estremamente difficile.”

Tradotto e riadattato da Mondo Aspie, tratto da Femina.ch

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