FORLIMPOPOLI. Il 2 aprile è giornata mondiale contro l’autismo e l’associazione di volontariato “Bucaneve x autismo”, onlus con sede a Forlimpopoli, invita a dedicare attenzione ed energie a questo tema. D’altronde fra Forlimpopoli e Fratta Terme sta nascendo un centro all’avanguardia per l’accoglienza e l’assistenza a persone affette da questa malattia, voluto dalla Fondazione “Fornino-Valmori”. Obiettivi. La realtà artusiana si è costituita nel 2009, dalla volontà di genitori di bambini affetti da autismo con lo scopo di aiutare le famiglie di che affronta questo problema. Ad animarla una decina di famiglie di Meldola, Forlimpopoli, Forlì, Bertinoro, che hanno figli di età compresa, soprattutto, tra gli 8 e i 16 anni. «Quando un gruppo di persone decide di riunirsi e creare formalmente un’associazione – spiega Elena Cavalieri, una delle animatrici dell’associazione – è perché le risposte della società su una particolare questione/problematica non sono adeguate. La realtà forlivese rispecchia la realtà nazionale: il mondo non è ancora pronto ad accogliere persone affette da autismo. Al momento sul territorio i servizi sono presenti “a macchia di leopardo”: i servizi per i bambini fino ai 8 -10 anni ci sono, ma sono latitanti da 10 ai 18/20 anni. L’autismo non è un problema di nicchia, ormai non lo è più. Se fino a 10 anni fa l’incidenza dell’autismo era di 1 ogni 5.000, ora è di 1 ogni 88 bambini nati. Ora, probabilmente una maggiore capacità nel formulare la diagnosi può motivare in parte questi dati, ma una realtà è certa: la società non è pronta a questa epidemia. Di fronte a questi numeri occorre avere delle risposte più concrete». Le iniziative. Nell’ultimo anno l’associazione Bucaneve ha collaborato con la Fondazione “Fornino-Valmori”, «che sta realizzando a Fratta – dal nulla – una realtà straordinaria» sottolinea Cavalieri, e con la cooperativa sociale “Lamberto Valli” con il progetto Cspa (Centro sperimentale per le autonomie) interviene su due fronti: la persona e l’ambiente. Oltre alle realtà strutturate c’è il ruolo dei genitori. Da segnalare poi una scuola elementare di Forlì (la “Bersani”) dove il 3 aprile in tutte le classi si parlerà di autismo e i bambini avranno una coccarda blu (colore associato alla ricorrenza del 2 aprile), alcuni genitori saranno in classe per rispondere alle domande degli studenti sulle “stranezze” dei loro compagni speciali. «Inoltre – conclude Cavalieri – c’è un altro genitore, una mamma di un ragazzino con sindrome di Asperger, che ha fatto della sua vita una missione per sensibilizzare sull’autismo e sindrome di Asperger e per seguire il figlio nel suo percorso di crescita: Stefania corre per l’autismo e partecipa a tutte le gare/maratone/corse che vengono organizzate localmente, indossando magliette fatte stampare da lei che parlano di autismo. Inoltre, ha una pagina web (www.mondoaspie.com) dove pubblica articoli sull’autismo e sulla sindrome di Asperger».
31/03/2013 – Matteo Miserocchi Fonte: Corriereromagna.it