08/04/2013 Vicenza. Picchiano disabile a scuola: arrestate maestra di sostegno e collaboratrice. Sorprese dai carabinieri mentre percuotevano il minorenne I genitori avevano notato lividi e ferite sul corpo del figlio. Arrestate il flagranza di reato, mentre percuotevano un alunno della scuola dove lavoravano, una media di Barbarano Vicentino. E la vittima della violenza era il più indifeso fra gli studenti: un bambino disabile. In manette sono finite un’insegnante di sostegno e un’operatrice di una cooperativa sociale di Vicenza, di 54 e 59 anni, l’accusa è di maltrattamenti.
Avevano difficoltà a gestire il ragazzino. Sulla vicenda i carabinieri mantengono uno stretto riserbo. Si è comunque appreso, in ambienti vicini agli inquirenti, che l’insegnante e la collaboratrice sanitaria avrebbero avuto difficoltà a gestire, in un’aula di una scuola media del Vicentino, l’insegnamento dedicato esclusivamente al ragazzo.
La vittima è un 14enne affetto da una forma di autismo. La preside dell’istituto – contattata dall’Ansa – si è detta «profondamente stupita» dall’esecuzione del provvedimento cautelare, aggiungendo che solo stamane, all’arrivo degli investigatori a scuola, ha appreso della vicenda. «Il ragazzo è sempre stato tranquillo – ha sostenuto – si rapportava in modo sereno con queste persone. Credo che se ci fossero stati dei problemi, addirittura così gravi, avrebbe manifestato disagio verso l’insegnante e l’operatrice. Ma anche dalla famiglia non ci è mai giunta nessuna segnalazione, nulla». La dirigente scolastica ha detto di non sapere cosa venga contestato esattamente alle due donne arrestate. «I carabinieri – ha riferito – mi hanno detto che solo quando sarà il momento opportuno saprò tutto».
Lo studente 14enne frequenta la classe terza. È seguito anche da un’altra insegnante di sostegno, oltre a quella indagata; la co-presenza dell’operatrice della coop sociale, indicata dall’Usl, permette invece di accudire il ragazzo in tutte le sue necessità. L’arco orario in cui è seguito a scuola va dalle 8 alle 12, dal lunedì al venerdì. L’insegnante di sostegno finita in manette segue nella stessa scuola altri 4-5 ragazzi con disabilità.
Fonte: Ilgazzettino.it