Il bimbo è iperattivo e dislessico , e l’ultimo episodio, che ha visto l’intervento di carabinieri, è stato denunciato dalla madre del bambino donna che, assieme al padre del piccolo, circa un mese fa sarebbe stata privata, dal tribunale dei minori, della potestà scolastica. La direzione scolastica sull’episodio non ha per ora voluto fornire la propria versione. La Tribuna di Treviso riporta invece il racconto della madre: «Durante la lezione» racconta la donna «mio figlio stava chiacchierando con un compagno. La maestra lo ha richiamato e poi gli ha chiesto di uscire dalla classe. Il bambino le ha risposto di no e la maestra lo ha tirato per un braccio per portarlo fuori. Mio figlio allora si è divincolato e le ha tirato contro la colla. La maestra ha allora chiesto alla direzione scolastica di far intervenire i carabinieri che sono arrivati poco dopo. Io mi chiedo perché la dirigenza scolastica abbia chiamato i carabinieri e non i servizi sociali territoriali di competenza».
«La maestra» continua la mamma «ha anche chiesto di portarmi il bambino a casa, quando sa bene che non posso farlo perché il giudice mi ha tolto la potestà scolastica e io non posso quindi decidere di andare a prendere mio figlio a scuola a meno che non ci siano motivati problemi fisici. Le forze dell’ordine non hanno rilevato alcun pericolo e se ne sono andati. Mio figlio è poi rimasto a scuola fino al termine delle lezioni. Era davvero necessario far intervenire i carabinieri a scuola, spaventando e mortificando un bambino?» La domanda resta senza risposta: la direzione scolastica non ha fornito risposte.